Protocollo AIC Regione Lazio

ROMA – Durante gli scorsi mesi di maggio e giugno si è perfezionato un Protocollo d’Intesa tra Regione Lazio e Associazione Italiana Compostaggio (AIC) con cui si è dato avvio a un percorso condiviso della durata di venti mesi, finalizzato a sostenere i Comuni laziali nell’attivazione e gestione del compostaggio di prossimità.

Il documento trova fondamento nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, richiama le vigenti disposizioni normative nazionali in materia di economia circolare (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.), rafforzando così l’impegno del Lazio verso gli obiettivi del PNRR e delle direttive europee sui rifiuti (Direttiva 2018/851/UE).

Il Protocollo prevede attività di raccolta e analisi dei dati tramite questionari e piattaforme digitali, supporto tecnico-amministrativo ai Comuni per l’attivazione di impianti e apparecchiature, momenti di formazione e confronto con amministratori e operatori locali, oltre a strumenti di monitoraggio e diffusione di buone pratiche.

Per garantire la piena attuazione di questo percorso, AIC ha messo in campo un team multidisciplinare che unisce competenze tecniche, amministrative e comunicative. Accanto agli esperti senior in materia di compostaggio e alle figure specializzate nelle procedure autorizzative, sono presenti professionisti che si occupano della raccolta e dell’analisi dei dati attraverso strumenti digitali avanzati, insieme a esperti di comunicazione e digital marketing per dare visibilità alle attività e supportare i Comuni anche attraverso webinar e canali online. A coordinare il lavoro c’è inoltre un project management dedicato, che assicura il monitoraggio delle fasi e il raccordo costante con la Regione.

Al webinar di presentazione, organizzato il 24 settembre, hanno attivamente partecipato diversi Comuni – tra cui Ariccia, Formia, Lenola, Mentana, Roma, Sabaudia e Serrone – segno di un sensibile interesse istituzionale. È stato ricordato come in Lazio siano già oltre 100 le esperienze di compostaggio di prossimità avviate negli ultimi anni, con una potenzialità di gestione a livello di “piccola scala” della frazione organica stimata in migliaia di tonnellate/anno.

Gli obiettivi principali del Protocollo sono chiari: ridurre la produzione di rifiuti, valorizzare la frazione organica come risorsa locale, semplificare le procedure per i Comuni e promuovere una cultura diffusa dell’economia circolare.

Qui il PROTOCOLLO DI INTESA

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