LINEE GUIDA AL PROGETTO PER IL BANDO LAZIO SUL COMPOSTAGGIO

Al fine di rendere il progetto credibile e sostenibile, da parte delle Amministrazioni Comunali, riteniamo che sia utile mettere in evidenza alcuni suggerimenti generali che, a nostra opinione, è possibile utilizzare come schema di base da integrare con i propri dati e che, speriamo, saranno utili ai progettisti.

Il progetto dovrebbe essere redatto prevedendo diversi obiettivi, fasi, attività e accortezze operative.

 

OBIETTIVI GENERALI:

  1. Perseguire l’obiettivo di rendere auto sufficienti aree omogenee.

 

FASI E ATTIVITÀ PROGETTUALI:

  • Campagna di sensibilizzazione e formazione sul tema della riduzione della produzione, raccolta e trasporto del rifiuto organico (compostaggio locale), dell’autocompostaggio, sia per utenze domestiche sia per utenze non domestiche (ristoranti, mense ecc.), del compostaggio di comunità.

1.1 L’attività di formazione sarà rivolta ai tecnici comunali e ai conduttori dei compostatoti: ai primi per l’acquisizione delle competenze necessarie allo svolgimento delle attività di istruttoria e monitoraggio delle pratiche di iscrizione all’albo sia per la pianificazione e conduzione delle attività di controllo all’utenza iscritta, ai secondi per l’acquisizione delle conoscenze necessarie al corretto funzionamento delle apparecchiature di compostaggio.

1.2 La campagna dovrebbe essere articolata in seminari aperti, rivolti alla popolazione e a determinate categorie di utenze (es. ristoranti, bar ecc.) e momenti di pubblica comunicazione attraverso la presenza di un gazebo durante le feste locali, la proiezione di slide su muri cittadini, ecc. Nella campagna di sensibilizzazione può essere inserita l’opportunità di stipulare Accordi con associazioni di agricoltori o singole aziende per la cessione del compost prodotto in impianti comunali, lasciandone eventualmente una quota per i residenti, Accordi con associazioni locali, orti urbani ecc. Ove non già effettuata, si potrebbe richiedere una manifestazione d’interesse alla cittadinanza per la pratica dell’autocompostaggio e per il compostaggio di comunità.

I costi imputabili sono del 5% dell’importo complessivo del progetto (Articolo 5, par. 3.b: “attività di formazione, informazione e coinvolgimento delle utenze, finalizzate alla predisposizione del progetto”;  p.e. 5.000,00 euro per un comune fino a 5.000 abitanti, 30.000,00 euro per un comune tra 25.000 e 50.000 abitanti).  Qui si possono ricavare importi di cofinanziamento (per esempio in accordo con la tipografia ecc.).

  • Creazione o aggiornamento o gestione dell’Albo Compostatori comunali con inclusione delle utenze non domestiche e delle utenze che effettuano il compostaggio di comunità.
    • Stima costi per le attività di revisione albo: 2000 euro/comune: questa cifra potrebbe essere inserita come costi sostenuti dal Comune per il cofinanziamento, motivandola con l’impegno di tecnici comunali nelle attività.
    • Per l’autocompostaggio delle utenze non domestiche si suggeriscono percentuali di sgravio uguali a quelle accordate alle famiglie e comunque tali da determinare, attraverso sconti sulla parte variabile, una riduzione pari al 20% della TARI complessiva.
    • Sarebbe interessante prevedere una verifica della eventuale maggiorazione dello sconto TARI da riconoscere per le utenze ricadenti in aree omogenee, ove, cioè, viene completamente sospeso il servizio di raccolta umido.
  • Realizzazione di un sistema di monitoraggio delle attività di compostaggio. Si tratta essenzialmente di attività di ispezione e supporto tecnico alle utenze da effettuare presso i siti dove viene svolta la pratica del compostaggio (auto e di comunità).
    • Tra le azioni progettuali vi possono essere l’acquisizione di un sistema informatico (piattaforme informatiche, APP), di materiale vario (strumentazione, cellulari, tag NFC, ecc.) e di strumentazione di controllo (es. campionamenti di temperatura, umidità, pH ecc.).

I costi imputabili sono il 3% dell’importo complessivo del progetto (Articolo 5, par. 3.d: “Attività di monitoraggio, verifica e controllo”; p.e. 3.000,00 euro per un comune fino a 5.000 abitanti, 18.000,00 euro per un comune tra 25.000 e 50.000 abitanti). Qui si possono ricavare parti dell’autofinanziamento imputando costi di personale, automezzi ecc.

  • Acquisizione compostiere statiche per l’utenza domestica e non domestica.
    • Si suggerisce l’acquisizione, per le utenze con meno di una tonnellata annua di rifiuti organici da trattare (es. famiglie), di compostiere a rivoltamento facilitato: si tratta essenzialmente di compostiere che, permettendo la rotazione del corpo a tamburo della compostiera, tramite manovelle o maniglie, facilitano l’areazione e il processo, accelerando di molto il tempo di compostaggio del cumulo.
    • Per fabbisogni tra uno e cinque tonnellate annue oppure per una comunità di una decina di utenze (compostaggio di comunità), si suggerisce l’acquisizione di compostiere statiche non a rotazione, per esempio in legno (casette del compostaggio).

Stima costi: compostiere rivoltamento facilitato: 300 euro/cad. Casette (casse) per il compostaggio in legno 2.000 euro/cad.

  • Acquisizione compostiere elettromeccaniche per il compostaggio di comunità (più di 10 utenze, conferimento diretto e uso in proprio del compost, art. 38 Dlgs 221/2015 e DM 266/2016) o per impianti comunali (a cui conferisce il circuito di raccolta differenziata del comune, uso del compost qualsiasi, art.37 del Dlgs 221/2015).

La stima dei costi può essere effettuata con la formula, proposta da ENEA e comprensiva dell’alloggiamento: costo euro = 740 X Tonnellate/anno + € 21.000,00. P.e. una compostiera da 60 t/anno verrebbe 65.000 euro, una da 80 t/anno verrebbe 80.000 e una da 130 t/anno verrebbe 117.000 euro. Se non si dispone di platea in cemento o equivalente, considerare mediamente circa 50 mq al costo di 250 euro/mq per un importo di circa 12.000,00 euro. La recinzione, di circa 30 metri, al costo di 30 euro/m per un importo di circa 900,00 euro. Il costo del cancello è pari a circa 2.000,00 euro.

Si suggerisce, per sistemi di auto conferimento diretto da parte dell’utenza, di prevedere un controllo accessi (per esempio con tessera magnetica) al costo stimato di 3.000,00 euro.

I primi tre punti da realizzare (Campagna di sensibilizzazione e formazione, Creazione o aggiornamento o gestione dell’Albo Compostatori, Realizzazione di un sistema di monitoraggio delle attività di compostaggio) possono costituire le attività unificanti del progetto quando si è in presenza di un progetto di associazione di più comuni.

 

ACCORTEZZE OPERATIVE

 

  1. Per il calcolo della raccolta differenziata IL COMUNE DOVREBBE INVIARE MUD 2017 (con dati 2016).
  2. Per il calcolo della raccolta differenziata IL COMUNE DOVREBBE INVIARE L’ALBO COMPOSTATORI (se possibile con numero di residenti per utenza) e la tipologia (volume) delle compostiere utilizzate. In alternativa foto delle compostiere utilizzate (così si stima il volume).
  3. Per quanto riguarda quello che nel bando è denominato come “prospettazione di fattibilità”, nel caso di impianti di comunità e di impianti comunali (art. 37 <80 t/anno), si evidenziano i seguenti punti importanti:
  4. collocazione geografica dell’eventuale stabilimento di compostaggio, caratteristiche geomorfologiche dell’area interessata, mappatura di ogni tipologia di vincolo ivi esisteste e stato della viabilità: IL COMUNE DEVE PRODURRE LE MAPPE RICHIESTE
  5. quantità annualmente lavorabile di rifiuti biodegradabili, caratteristiche tecniche del processo produttivo, rilasci prevedibili di compost ed energia, ovvero emissioni, percolati e scarti di processo: IL COMUNE DOVREBBE DARE INDICAZIONI SUL NUMERO E TIPOLOGIA UTENZE (es. stimate 30 utenze domestiche + 2 ristoranti da 30 coperti/giorno oppure da X metri quadri)
  6. flussi stimabili di ingresso al trattamento e collocazione prevedibile dei flussi di compost in uscita: LO FA IL PROGETTISTA
  7. entità delle risorse finanziarie occorrenti alla realizzazione dell’opera e previsione degli andamenti economici della gestione: LO FA IL PROGETTISTA

Link ad una bozza di Delibera per Associazione di Comuni