Compostaggio e coronavirus

L’esperienza dall’impianto di Melipignano (LE).

Distanza” e “vicinanza” sono le parole più nominate e ascoltate da quando l’emergenza Covid-19 ha raggiunto anche l’Italia. “Si, ci si può recare a fare la spesa, ma negli esercizi più vicini alla propria dimora” è stato chiarito più volte dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dai Sindaci dei nostri Comuni.

L’emergenza che tutto il mondo prontamente sta affrontando ha fatto riemergere vecchi e dimenticati valori: quelli della lentezza, del vivere la familiarità, della calma attesa, della pazienza ad assumere ritmi più umani, ad acquistare la frutta dal fruttivendolo e anche a rispettare le file, a essere solidali. La vicinanza, ora non è solo una questione di spazio e di chilometri ma ha assunto una dimensione emotiva e spirituale tutt’altro che trascurabile, facendoci riassaporare il suo valore.

Tuttavia, è naturale come siano esaltati rischi e difficoltà di piccole azioni svolte fino ad ora in un modo automatico. Molti schemi sono saltati per essere rielaborati ed adattati all’emergenza: anche il piccolo gesto di gettare un fazzolettino diventa potenzialmente rischioso per la salute.

È per andare incontro a tutti i cittadini che InnovAction Soc. Coop, che gestisce dal 2016 l’impianto di compostaggio di prossimità di Melpignano (Le), ha sentito la necessità di comunicare in maniera tempestiva la modalità corretta di conferire i propri rifiuti durante questo periodo critico, al fine di proteggere cittadini e operatori. Melpignano è un piccolo Comune della provincia di Lecce che non supera i 3.000 abitanti ed è il primo e unico Comune della Puglia a essersi dotato di una compostiera collettiva elettromeccanica per il recupero dell’organico dei rifiuti solidi urbani per la produzione di compost: ciò si traduce nel fatto che la ditta dei rifiuti non deve recarsi fuori dal territorio per lo smaltimento dell’organico, ma il processo di recupero avviene in loco.

Giunta l’emergenza anche in Puglia, la cooperativa InnovAction insieme con gli enti istituzionali e della società civile del territorio, ha messo in atto un sistema di comunicazione tempestivo che potesse raggiungere tutti i target di cittadini. Dialogare rapidamente è stato possibile grazie alla vicinanza dell’impianto dal luogo di produzione dei rifiuti. In primis, la Protezione Civile ha svolto attività di speakeraggio per le strade del paese, fornendo indicazioni puntuali sul conferimento in caso di contagio e dunque di isolamento domiciliare. La Comunità Cooperativa di Melpignano -primo esperimento del genere in Italia di società cooperativa a responsabilità limitata-  ha distribuito presso ogni domicilio un volantino, mentre InnovAction ha registrato un video, pubblicato sui canali social, invitando tutti i cittadini ad essere prudenti e scrupolosi nel conferimento di rifiuti potenzialmente pericolosi, come i fazzoletti.

La comunicazione è risultata efficace anche grazie al fatto che la presenza di una filiera corta per il recupero dell’organico, ha ridotto i rischi potenziali legati ad ogni anello della catena, preservando la salute di tutti coloro i quali sono impiegati in un servizio pubblico ed essenziale. La prossimità dell’impianto di compostaggio dai luoghi di produzione ha inoltre consentito agli amministratori comunali di dialogare e monitorare in maniera celere il suo impianto.

In un momento in cui i protocolli di sicurezza ci impongono la distanza, la prossimità di un servizio pubblico ha facilitato la gestione dell’emergenza, dialogando con la comunità in una relazione continua.