Il Progetto “Compostiamo” a Roma

 

Evolve il progetto “Compostiamo”, un’iniziativa che sta trasformando il modo in cui le scuole gestiscono i loro rifiuti organici a Roma e che vede l’Associazione Italiana Compostaggio tra i soggetti coinvolti.

Questo progetto, avviato sperimentalmente due anni fa e recentemente votato per diventare ordinario dal consiglio municipale, si svolge nelle scuole dell’infanzia “il Giardino delle idee” e “il Cielo stellato” nel XIII municipio di Roma. L’obiettivo è ambizioso e fondamentale: favorire la conoscenza del ciclo dei rifiuti da parte dei più piccoli e delle loro famiglie, trasformando al contempo uno scarto in una risorsa preziosa.

Ma come funziona concretamente? Il cuore del progetto è la compostiera. Qui, gli scarti organici della mensa scolastica, come i gusci delle uova e le bucce della mela, vengono inseriti. A questi materiali si aggiunge una “struttura organica” composta da elementi come foglie secche, rametti e segatura, che serve ad assorbire la parte umida. Secondo quanto spiegato da Stefano Irsuti dell’Associazione Italiana Compostaggio, questo mix genera microorganismi e muffe che avviano il processo di decomposizione dei resti del cibo. Durante questa fase, si sviluppa molto calore, essenziale per la trasformazione che porta alla produzione del compost.

Il risultato di questo processo naturale è il compost, un fertilizzante estremamente utile nell’agricoltura biologica e naturale. Questo concime naturale aumenta notevolmente la fertilità del suolo e può essere impiegato per concimare piante di aromi o fiori. Un vantaggio cruciale del suo utilizzo è la possibilità di evitare i concimi chimici.

Il progetto non è solo una lezione pratica sul riciclo, ma ha un grande valore educativo. I bambini, insieme agli insegnanti ed educatori, partecipano attivamente a tutte le fasi. Alla fine dell’anno scolastico, sono anche coinvolti in attività creative come disegni e cartelloni legati al progetto. L’obiettivo è chiaro: aiutare i bambini a diventare adulti consapevoli riguardo alla gestione dei rifiuti.

L’importanza di iniziative come “Compostiamo” è sottolineata dai dati: a Roma, gli scarti alimentari organici costituiscono oltre il 30% dei rifiuti urbani, e una parte significativa proviene proprio dalle mense scolastiche. Trasformare questi scarti in risorsa ha un impatto tangibile.

I primi risultati del progetto sono stati presentati lunedì 5 maggio, riscuotendo apprezzamento. Il consigliere capitolino Giammarco Palmieri ha definito il progetto “pilota da sviluppare in tutta la città”, riconoscendo i “risultati concreti anche in termini di coinvolgimento dei bambini”. La presidente del municipio, Sabrina Giuseppetti, ha espresso l’orgoglio per aver “fatto da apripista in città”, ribadendo la convinzione che l’educazione alla gestione dei rifiuti debba partire dai bambini. Luigi Cagnazzo, consigliere del XIII municipio, ha descritto quanto accade nella compostiera come un “miracolo della natura”, simile ai processi che avvengono nei boschi.

Grazie al contributo di Ama e delle associazioni coinvolte, queste compostiere sono in uso intensivo. Ora si attendono risorse per implementare ulteriormente l’iniziativa, dimostrando come, con la collaborazione di scuole, istituzioni e associazioni, sia possibile trasformare gli scarti in una preziosa risorsa educativa e ambientale.


 

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